La musica è vitale per Tommaso Primo: una chiacchierata con il cantautore partenopeo in occasione della Festa della Musica.

Oggi diamo il benvenuto al primo giorno d’estate e celebriamo la festa della musica. L’estate si presenta, come ogni anno, con leggerezza e spensieratezza a ritmo di musica. La musica è la protagonista dell’estate, ci fa gioire, ma soprattutto ci fa danzare. Infatti ognuno di noi ha il suo ricordo estivo legato ad una canzone d’amore o ad un tormentone. L’energia estiva è cosi travolgente da consentire alla nostra mente e al nostro corpo di rigenerarsi e di liberarsi.

Festeggio con grande piacere la musica che è la protagonista dell’estata, ma soprattutto uno degli elementi fondamentali della mia comunicazione. Ogni volta che scrivo un testo lo faccio immaginando di dover scrivere una canzone. E’ il mio rifugio nei momenti alti e bassi della mia vita e in essa trovo sempre le risposte di cui ho bisogno. Mi connette con il mio mondo interno e mi aiuta a trovare il giusto equilibrio con quello esterno.

Ho deciso di celebrare la musica parlando di Tommaso Primo che è un artista dai valori autentici come i miei. Mi piace molto la semplicità e la genuinità con cui racconta le storie protagoniste delle sue canzoni. Storie originali di vicoli, di periferie, di uomini, di donne che sanno di mare e di tufo. Storie vere che pendolano tra la leggerezza e una vena di malinconia. Mi affascina molto la sua melodia che è calorosa, accogliente e colorata, tipica di quei paesi come il Brasile e come la stessa Napoli che lo ha partorito.

Dietro a ciascun artista c’è la persona e la sua anima e per scoprire Tommaso Primo ho pensato di fare una chiacchierata con lui per chiedergli alcune curiosità.

Ecco cosa ci siamo detti:

1) Quanto sei grato alla musica?

1) La musica è per me una necessità, come bere, mangiare, dormire. Mi ha scelto lei e a volte le manco di rispetto, perché non sempre le dedico il tempo che merita, eppure lei non tradisce mai, viene sempre a farmi compagnia nei momenti felici, nei momenti tristi. Scrivo tante canzoni, pur non essendo un grande musicista, pecchè ‘a musica me vo ‘bbene e mi perdona sempre.

2) Quali sono i valori che ti appartengono e che trasmetti attraverso la musica ?

2)In alcuni momenti dell’umanità, la musica ha spronato le masse e le generazioni al cambiamento sociale, oggi invece, quella imposta dalla cupola, ci invita (con grande scrittura a volte, sia chiaro) a comprare scarpe. Io sono per l’anticapitalismo nelle canzoni.

3) Da cosa prendi ispirazione per la tua creatività?

3) L’ispirazione è mera metafisica, arriva e devi scrivere.

4) Che tipo di selezione fai per le storie da raccontare? Cosa ti spingere a scegliere determinate storie così particolari e complesse?

4) La mia sensibilità si posa su sguardi, parole e azioni contrarie che celatamente a volte, altre no, nascondono mondi, universi, microcosmi.

5) Cosa ti spinge a scegliere di cantare in napoletano? Credi nel potere comunicativo della lingua napoletana?

5) È la lingua che padroneggio, cerco di darle originalità,  storie nuove. Faccio una lunga ricerca lessicale, inserendo a volte termini mai usati nel background della canzone napoletana, la stessa cosa vale per i personaggi, le storie, le ambientazioni. 

In questi giorni è uscito il suo ultimo album “Favola Nera“. Nei brani di Favola Nera protagonista è la Napoli antica e oscura del Centro storico, le sue storie si intrecciano con quelle delle periferie dimenticate per poi ritornare nuovamente nel ventre della città.
Nell’ album si alternano le storie degli ultimi, vittime di agglomerati urbani abbandonati a sé stessi. Le storie sono simili a quelle di altre metropoli specie se con tradizioni millenarie con un porto che abbatte, sia nel bene che nel male, i confini delle culture, delle lingue e delle tradizioni.
Un concept album di nove brani uniti da un unico tema: la sessualità.
Favola Nera è prodotto e arrangiato artisticamente dal chitarrista Giuseppe Spinelli, già collaboratore di 99 Posse, Clementino e Alan Sorrenti.
Molti i featuring d’eccezione: l’attrice Denise Capezza, il Maestro Peppe Barra, il Cile, Dario Sansone dei Foja, Massimo Jovine dei 99 Posse e Roberto Colella del gruppo La Maschera; quest’ultimo protagonista dell’esperimento sociale di “Madonna Nera”, primo singolo in uscita il 28 maggio, in cui ci sono le voci de Le Ragazze di Via Argine, giovani donne del continente africano vittime della tratta delle schiave che si sono messe in gioco e per la prima volta hanno varcato la soglia di uno studio di registrazione per cantare.

Pubblicato da Valeria

Napoletana verace, classe 89. Laureata in Culture Digitali e della comunicazione presso la facoltà di Sociologia dell'Università Federico di Napoli.

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