Nel corso della storia , all’ombra del Vesuvio, si sono contraddistinti i più eleganti sarti della sartoria maschile napoletana. La sartoria maschile napoletana affonda le sue radici nel 1351 in una Napoli sfarzosa capitale del Regno delle Due Sicilie.

La tradizione sartoriale napoletana è famosa ormai in tutto il mondo grazie a coloro che hanno avuto il coraggio di portarla avanti nel tempo e di tramandarla.
L’importante presenza della sartoria nella mia vita

Sono nipote di un sarto professionista e ho un legame speciale con la tradizione sartoriale napoletana maschile. Forbici, macchina da cucire, gessetti hanno accompagnato la vita di mio nonno per sessanta lunghi anni. Una persona rigorosa, professionale, precisa che amavo ammirare mentre lavorava.
Percepivo il suo amore, la sua devozione e il suo sacrificio che erano invisibili agli occhi degli altri, ma non ai miei. Era amante delle lunghe passeggiate a piedi, della cultura e dell’arte da cui prendeva ispirazione. La mattina accendeva la sua radiolina, prendeva il solito caffè al bar di fiducia e poi andava alla ricerca della stoffa che gli occorreva per le sue creazioni.

Prima che io nascessi aveva una bottega al Rione Sanità precisamente lungo la via dove è nato il principe della risata, Totò. Partecipò alla terza rassegna della Moda Maschile di Napoli e vinse il primo premio “Forbice d’oro” con una giacca monopetto a due bottoni da mattina. Una giacca raffinata creata con tessuti esclusivi in una vasta gamma di disegni e colori.
Negli anni ha avuto varie offerte per poter far diventare la sua attività artigianale una realtà aziendale, ma non ha voluto. Ha scelto di restare una piccola realtà portando avanti i valori dell’antica sartoria napoletana e adottando tecniche sempre aggiornate.
Una piccola realtà molto attenta ai suoi clienti, ai loro desideri e alla loro psicologia. Ciascun abito raccontava la personalità e i valori del cliente in base alla scelta delle fantasie e del taglio della giacca.
La giacca napoletana: i tratti distintivi
Il fiore all’occhiello della sartoria maschile napoletana è la giacca i cui tratti distintivi sono: la spalla, le maniche, il taglio, l’abbottonatura, le tasche e il taschino.
La tradizione continua con la famiglia Attolini
La tradizione della giacca napoletana continua grazie al lavoro della famiglia Attolini, una delle più grandi sartorie napoletane famose nel mondo. La sartoria è stata fondata da Vincenzo Attolini negli anni trenta del Novecento da papà Vincenzo in una Napoli che , in quegli anni, era la città più elegante d’Italia.
A portare avanti la tradizione di famiglia sarà Cesare Attolini che negli anni ottanta ha aperto un laboratorio a Casalnuovo, un comune alle porte di Napoli. Oggi sono i figli che continuano la tradizione di famiglia restando fedele ai vecchi valori e sperimentando nuove proposte.

La giacca da uomo Attolini è rivoluzionaria nel suo avere spalle destrutturate e nel suo essere leggera e morbida. La giacca Attolini racconta la personalità di chi la indossa e non si presta solo come un semplice indumento da sfoggiare in occasioni speciali.
Attolini ha fatto innamorare tanti nomi importanti del panorama culturale italiano e internazionale tra cui il grande e immenso Totò. Anche il regista Paolo Sorrentino ha scelto Attolini per la sua pellicola “La grande Bellezza”. Merito di questa sartoria napoletana è stata l’eleganza di Toni Servillo nelle vesti di Jep Gambardella, uomo elegante e stiloso dalle giacche coloratissime.
