Melodie figlie del mondo e parole frutto di una poetica anima quelle del cantautore partenopeo Tommaso Primo.
Pochi giorni fa è uscito il suo primo album d’esordio “Fate,sirene e samurai“prodotto dalle etichette Full Heads e Arealive. La prima presentazione si è tenuta presso lo Spazio Nea in Piazza Bellini.
Non mi piace definirla formalmente, ma una vera e propria festa quella che si é trnuta al Nea grazie alla bravura di Tommaso e dei musicisti che lo hanno accompagnato.
Un album dai mille colori che trasmette amore e gioia a chi lo ascolta. Un album che racconta dieci storie moderne che rimandano al mito, alla fiaba e alla tradizione classica napoletana.
Dieci storie delicate che toccano temi molto sensibili come la guerra, l’amore e anche l’immigrazione. Dieci storie in cui si intrecciano armonicamente suoni di culture diverse.
Le canzoni sono interpretate tutte in dialetto napoletano che con il suo potere emotivo rende magiche le storie raccontate dal cantautore dalla voce dolce e soave. Una voce che riesce a far suonare le corde dell’anima.
Tommaso Primo nasce a Napoli il 17 Giugno del 1990. Inizia a scrivere canzoni all’età di tredici anni, prediligendo l’uso della lingua napoletana. Nel 2011 pubblica il suo primo singolo, “Canzone a Carmela”, prodotto da Luciano Liguori, voce e basso de “Il Giardino dei semplici”.
Seguirà, all’uscita del disco, uno Street Tour che lo porterà ad esibirsi nelle piazze delle principali città italiane. E’ nel 2013, però, che con il brano “Gioia”, duetto con il cantautore e poeta senegalese Ismael, riesce ad inserirsi prepotentemente nel panorama della musica emergente campana. Il videoclip del brano in questione, raggiunge un buon successo di visualizzazioni sulla piattaforme digitale Youtube, riuscendo a conquistare la proiezione quotidiana negli schermi delle stazioni ferroviarie partenopee. Nello stesso anno pubblica il suo primo EP, Posillipo Interno 3, prodotto da Oscar Montalbano.
Il mio invito è quello di ascoltare l’album, iniziando con questo meraviglioso pezzo.