La malafemmena ha avuto, lo scorso Maggio, l’opportunità di partecipare alla rassegna Napoli Città Creativa organizzata dall’Assessorato ai giovani al Palazzo delle Arti di Napoli. La rassegna è stata una grande occasione per poter conoscere dei giovani talenti partenopei tra cui un giovane pianista dal nome Bruno Bavota. Bruno le ha trasmesso serenità attraverso il suo dolce suonare il piano. La malafemmena ha chiacchierato con Bruno e ha letto dalle sue parole che hanno lo stesso pensiero per quanto riguarda la città di Napoli.
La carriera di Bruno Bavota inizia con il suo primo disco “Il pozzo d’amor”, Dicembre 2010.
Bruno adora Napoli, anche se il suo rapporto con lei è sempre altalenante, è una città che riesce, come poche, a creare in lui un sentimento misto tra amore e rabbia. Amore perché ancora oggi, dopo trent’anni, questa città riesce ancora a paralizzarlo di fronte alle sua bellezza. Scende spesso in bici e quando percorre Via Aniello Falcone, Via Tasso e poi giù fino al lungomare. Lui sa per certo che uno spettacolo così, non è facile trovare in altre parti del mondo. Rabbia, perché si rende conto che è una città incompiuta, spesso violentata, fare musica in una città del genere è quasi impossibile. C’è tanta napoletanità nella sua musica, nel suo ultimo album “The secret of the Sea” c’è il mare di Napoli, registrato sugli scogli, con il suo microfono ed il suo pc.
Lui crede che nella musica c’è l’anima di chi la compone, e l’anima napoletana è un qualcosa che ti tocca nel profondo, che ti abbraccia e riesce sempre a trasmettere sensazioni positive a chi la accoglie.
Sta lavorando al suo prossimo album, che registrerà sicuramente prima di Natale, il 6 e il 7 Dicembre parteciperà alla fantastica rassegna Piano City Napoli, con un house concert ed un concerto a Palazzo Berio. A Gennaio sarà in Germania per un concerto ed a Marzo sarà in Giappone per un tour.